Nell’universo di FileMaker esiste da sempre una domanda, anzi, LA domanda.
No, non riguarda l’inversione dell’entropia nell’universo e la risposta non è 42
LA domanda è: “Che cos’è FileMaker?
La risposta sembra ovvia, ma se ci pensi proprio bene non lo è.
È un Database?
È un RAD?
È un CRM?
È un tool per la produttività personale?
L’estrema flessibilità di FileMaker (e di conseguenza l’estrema diversificazione degli utenti) rende questa risposta davvero complessa.
Perché ciascun utente fornirà una risposta diversa, direttamente dipendente dalla propria personale esperienza di uso.
Veniamo quindi alla RISPOSTA…

Come sviluppatore propendo per un RAD, ovvero per un ambiente di sviluppo rapido low-code (Rapid Ambient Developement).

La maggior parte degli utenti lo vede come un “database” o tool per la produttività personale (e sono fortunati perché non hanno mai avuto a che fare con DB con interfaccia a riga di comando!).
Dopo anni di posizionamenti intermittenti, quest’anno la FileMaker Inc ha finalmente fornito LA risposta.
E a mio parere una risposta molto intelligente.
No, come avevo accennato prima, la risposta non è 42.
FileMaker è una Workplace innovation platform, ossia una piattaforma di innovazione dei posti di lavoro.
Ossia, FileMaker è una piattaforma che fornisce strumenti avanzati per risolvere problemi e fornire innovazione a livello professionale e in maniera molto veloce, senza vincoli su un luogo lavorativo.
Ma perché è così importante?
Per gli utenti che utilizzano FileMaker “in solitaria” in realtà cambia poco.
Per loro è molto più importante che si adatti alle loro necessità del motivo per cui lo fa.
In ambito aziendale, per gli sviluppatori diventa invece di importanza capitale avere un contesto specifico di riferimento che può essere utilizzato in vari modi.
Pensiamo a un dipendente che vuole introdurre FileMaker in azienda: non deve più trovare spiegazioni più o meno articolate e prestare il fianco a chi suggerisce invece di utilizzare il programma XY che è ben categorizzato e spiegato come la manna dal cielo.
Per gli sviluppatori è più semplice giustificare l’utilizzo di FileMaker al cliente, sia a livello dirigenziale che a livello di reparto IT (che normalmente, abituati a database “seri” vedono FileMaker come il ciclista professionista vede il triciclo).
Per le realtà di sviluppo (o per le aziende strutturate) è più semplice attirare nuove persone che diventeranno i futuri sviluppatori di FileMaker.
E come corollario a questa “novità” di posizionamento, la FileMaker ha finalmente deciso chi sono i suoi clienti numero uno.
FileMaker è il problem solver’s problem solver.
Ovvero lo strumento per la persona che risolve i problemi in azienda utilizza per risolvere problemi.
Il termine inglese ha sicuramente un impatto maggiore delle traduzioni italiane letterali, ma non ne diluisce il significato.
E tu, per cosa utilizzi FileMaker? Ti piace questa nuova definizione di FileMaker?
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Nessuna domanda trovata.

Giulio Villani

Utilizza FileMaker dalla versione 2 (A.D. 1993), per sviluppare idee e soluzioni, e risolvere problemi. Membro della Filemaker Business Alliance, sviluppatore Certificato FileMaker su tuttele versioni a partire dalla 11, FileMaker Certified Trainer, si occupa di formazione, consulenza, sviluppo di soluzioni, con qualche incursione nell’editoria. Oltre a “Sviluppo FileMaker consapevole”, è autore di “FileMaker Pro 9 La Grande Guida” e di “FileMaker Pro 10 La Grande Guida”, entrambi editi da Mondadori Informatica, di articoli e di recensioni sulle principali riviste italiane del settore. Utilizza – con sentimenti ambivalenti – anche PHP, JavaScript, CSS/HTML, MySQL e NoSQL. Feroce capacità di analisi e problem solving.
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