Ieri FileMaker ha compiuto 30 anni di età.
Sul web si sono rincorsi commenti  di tutti i tipi, dal classico “auguri”, al “bamboccione”, fino al vari commenti sullo stato di vintage, a seconda della percezione che ciascuno ha: si va dall’addicted che non può fare a meno di FileMaker all’irriducibile che non capisce a cosa possa servire uno strumento così limitato “per me che sviluppo con $linguaggio”.

La storia completa l’ha già narrata Evelyn Strappaveccia.

La mia immagine mentale di FileMaker è più quella di un gatto dalle sette vite (o di un serpente che cambia pelle e si rinnova, scegliete voi l’immagine che preferite). La prima vita è stato il periodo “bolla di sodio” nel quale le basi dati “vere” erano oggetti esoterici e riservati ad una ristretta cerchia di iniziati molto tecnici, e FileMaker ha inaugurato un terreno vergine. Si è passati poi alle prime relazioni e al “database per il resto di noi”; infine FileMaker si è diventato un ambiente potente e soprattuto con idee di sviluppo precise e coerenti.

Ovviamente non esente da pecche, da peccati di gioventù che ogni nuova vita/cambio di pelle ripropone: tuttavia la cosa impressionante è che la piattaforma ha sempre mantenuto la retrocompatibilità, con la sola eccezione del passaggio dal formato fp.5 a fp.7 (e il tristo periodo fra le versioni 7 e 8.5, ma quella è un’altra storia). Cambiano i formati dei file, ma le soluzioni possono continuare ad essere usate con piccole (o nulle) modifiche, anche se non si sono seguiti i sacri precetti del manuale per sviluppatori pigri. Qualcuno potrebbe dire “visto quanto costano le licenze mi pare il minimo”, ma non è assolutamente scontato per un prodotto di questa complessità.

Chi mi conosce sa che sono abbastanza allergico ai compleanni (miei in primis), e che faccio gli auguri sempre il giorno dopo. Quindi, auguri, FileMaker, sono ansioso di vedere cosa porterà la prossima vita.

Gli sviluppatori (ovvero coloro  cui FileMaker causa calli ai polpastrelli) hanno da sempre una serie di richieste più o meno classiche, ma ciascuno di noi ha le sue specifiche richieste, sia a livello di licensing che di caratteristiche tecniche.  I desiderata sono i più svariati:

– il creare pdf da server/webdirect,

– una interfaccia utente più agile

– la risoluzione della gestione del multifinestra che su Windows causa il ridimensionamento della finestra sottostante se a piceo schermo

– La ricerca di testo negli script e nel grafico delle relazioni (senza gli ottimi plugin di Dracovention)

– la possibilità di inserire i nomi di campo nelle esportazioni in formato testo

– la gestione dei caratteri di acapo in fase di esportazione indipendente dalla piattaforma

ma ce  ne sono tanti altri. Quali sono i vostri suggerimenti?




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Giulio Villani

Utilizza FileMaker dalla versione 2 (A.D. 1993), per sviluppare idee e soluzioni, e risolvere problemi. Membro della Filemaker Business Alliance, sviluppatore Certificato FileMaker su tuttele versioni a partire dalla 11, FileMaker Certified Trainer, si occupa di formazione, consulenza, sviluppo di soluzioni, con qualche incursione nell’editoria. Oltre a “Sviluppo FileMaker consapevole”, è autore di “FileMaker Pro 9 La Grande Guida” e di “FileMaker Pro 10 La Grande Guida”, entrambi editi da Mondadori Informatica, di articoli e di recensioni sulle principali riviste italiane del settore. Utilizza – con sentimenti ambivalenti – anche PHP, JavaScript, CSS/HTML, MySQL e NoSQL. Feroce capacità di analisi e problem solving.
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